Dott.
Chiaviello Luigi

La sterilizzazione del cane femmina:
Una panoramica a 360°

La sterilizzazione è una procedura chirurgica che si intraprende nel cane femmina per evitare la fecondazione. Nel maschio e nella femmina le procedure sono evidentemente diverse e mentre nel cane maschio l’operazione consiste nell’asportazione chirurgica dei testicoli (castrazione), nella femmina consiste nell’asportazione chirurgica delle ovaie ed eventualmente dell’utero (ovariectomia o ovaristerectomia). Entrambe si svolgono in anestesia generale. Nella pratica clinica ci capita spesso di ricevere da parte dei proprietari la domanda: “Dottore lei cosa mi consiglia per il mio cane, la faccio sterilizzare?” Prima di elencare le motivazioni per cui è consigliabile la sterilizzazione del cane, vorrei cercare di sfatare quei tanti miti che circolano e che inesorabilmente continuano a far cadere in errore i proprietari di cani che non si informano adeguatamente.
Non è vero che si dovrebbe permettere al cane di avere almeno una gravidanza, anzi, è meglio sterilizzare il cane il prima possibile.
Non è vero che il cane prenderà peso dopo la sterilizzazione. Quello che succede è che il cane sterilizzato consuma meno calorie, se perciò non si modifica adeguatamente la quantità di cibo assunto, il cane comincerà ad ingrassare.
E’ vero che la sterilizzazione può aumentare la lunghezza e la qualità della vita del vostro cane. Soprattutto perché il cane nasce per riprodursi ogni 6 mesi e se questo in maniera evidente non può essere possibile come spesso consigliamo meglio asportare un organo che rimarrebbe non funzionale per una vita e potrebbe dunque subire gravi patologie.
Da un punto di vista medico sterilizzare un cane apporta numerosi benefici a breve e lungo termine.
Uno dei motivi principali per cui un proprietario chiede di sterilizzare il proprio cane è la gestione delle nascite indesiderate, Infatti con questa pratica il cane non potrà più avere gestazioni. Un aspetto importante è il periodo ottimale di quando eseguire la sterilizzazione: E’ ormai cosa accertata che sterilizzare una cagna riduce l’insorgenza di tumori mammari e ovarici, questo però è in relazione all’età dell’animale e quindi al suo stato di maturazione sessuale. Infatti il periodo ottimale per sterilizzare il cane è quando ancora è nella fase prepubere della sua vita, cioè prima che si manifesti il primo “calore”. Questo varia da razza a razza ed è influenzato dalla taglia ma in linea di massima il primo calore si manifesta dai 6 ai 9 mesi di vita a seconda se si tratta di un cane di piccola taglia (Di solito avviene intorno al sesto-settimo mese di vita) o di taglia grande (di solito il primo calore si ha intorno agli otto-nove mesi). Sterilizzarli prima del primo calore riduce l’insorgenza di tumori mammari di circa il 90%, questo perché l’utero e la mammella non hanno avuto ancora l’influenza degli ormoni sessuali i quali vanno a modificare la struttura cellulare di questi organi. Infatti questa percentuale si riduce dal 90 al 30% se si sterilizzano tra il primo e il secondo calore e si annulla del tutto dopo il secondo calore.
Un altro beneficio a breve e lungo termine è la prevenzione e terapia della “gravidanza isterica”, patologia legata a ricordi genetici atavici per cui la cagna anche senza accoppiamento e gravidanza produce latte dalle mammelle. Cosa fastidiosa sia per il cane che per il proprietario che può avere esiti molto gravi se non opportunamente trattata.
Altra patologia grave che si previene con la sterilizzazione è la “Piometra” cioè un’infezione dell’utero con raccolta al suo interno di pus. Patologia questa grave che può mettere a repentaglio la vita dell’animale se non prontamente diagnosticata e trattata chirurgicamente attraverso una sterilizzazione d’urgenza. Tale patologia di solito insorge in cagne che hanno avuto più cicli estrali in quanto gli ormoni sessuali inducono delle modificazioni a carco della cervice e dell’utero. Infatti nella fase estrale, sotto la spinta degli ormoni, la cervice si apre e l’utero modifica la sua struttura per poter ricevere quello che sarà il frutto di un eventuale accoppiamento. Questo oltre a permettere il passaggio degli spermatozoi permette il passaggio anche dei batteri che trovando un ambiente molto favorevole al loro sviluppo e annidandosi danno vita a raccolta di pus all’interno dell’utero.
Un altro effetto benefico della sterilizzazione riguarda gli effetti sulle patologie endocrine come il diabete. Infatti la gestione dei pazienti diabetici migliora sensibilmente se viene effettuata la sterilizzazione in quanto gli ormoni sessuali influenzano il meccanismo d’azione dell’insulina e quindi eliminando gli ormoni sessuali si permette all’insulina di poter svolgere il proprio lavoro tranquillamente ottenendo un miglioramento del quadro di una patologia già di per se grave come il diabete. Si può quindi affermare che la sterilizzazione del cane apporta numerosi benefici, considerando anche il fatto che gli effetti collaterali di questa pratica chirurgica sono molto blandi e di scarsa entità. L’incontinenza urinaria che si verifica in una bassa percentuale nelle cagne sterilizzate rappresenta l’unico aspetto negativo di questo intervento chirurgico. Fortunatamente esiste attualmente la possibilità di trattare in modo efficace tale disturbo con un farmaco specifico. C’è comunque da dire che L’intervento di ovaristerectomia è un intervento chirurgico a tutti gli effetti, quindi prevede una serie di valutazioni cliniche e diagnostiche atte a minimizzare i rischi. E’ buona norma eseguire un esame preanestetico, un elettrocardiogramma e una visita anestesiologica prima di effettuare la chirurgia. La procedura chirurgica non è priva di insidie e quindi consigliabile eseguirla in strutture attrezzate, con l’ausilio di chirurghi e di anestesisti esperti. Generalmente questi tipi di chirurgie non prevedono ricovero e si eseguono in day-hospital. La paura di ogni proprietario è sottoporre il proprio animale ad una anestesia che in questo caso si è perfezionata a tal punto da somministrare semplicemente un sedativo al paziente prima di indurre un piano anestesiologico profondo preparandolo alla chirurgia. Una volta che il paziente dorme si eseguono infiltrazioni a livello dei peduncoli ovarici di anestetici locali in modo da alleggerire sempre più il piano generale e permettere al paziente di risvegliarsi il prima possibile senza alcun tipo di dolore.
Per la gioia di un proprietario il proprio animale può tornare a casa dopo qualche ora di permanenza in clinica dovendo eseguire solo qualche giorno di antibiotico. Le ferite gestite nel rispetto delle cicatrici grazie a nostri chirurghi sono sempre più piccole e suturate internamente con materiali di ultima generazione che ne permettono una cicatrizzazione quasi perfetta. Normalmente i nostri amici scodinzolano sulle proprie zampe ai loro proprietari e senza ricordare lo stress dell’intervento tornano a casa come se nulla fosse successo.

Il Direttore Sanitario Dott.ssa De Vita Stefania