ll cancro è la prima causa di morte nei cani e nei gatti. L’oncologia per tale ragione rappresenta una branca della medicina che si occupa della diagnosi e del trattamento del cancro. Ad oggi grazie alle nuove tecniche diagnostiche è sempre più semplice fare diagnosi precoce dando un nome ed un cognome alla specifica malattia cosi da utilizzare terapie più specifiche sia per i cani che per i gatti. Inoltre, la sensibilità dei proprietari nei confronti delle patologie oncologiche è aumentata e, di conseguenza, la necessità di offrire un servizio specialistico. Esistono tumori visibili esternamente ma molti altri possono prendere origine dagli organi interni ed il proprietario ha solo la percezione che ci sia “qualcosa che non va” nel proprio animale: per questo motivo, controlli regolari dal veterinario possono aiutare a diagnosticare precocemente la malattia. Qualsiasi specie e razza di cane o gatto può sviluppare ogni tipo di tumore, sebbene alcune razze siano più predisposte di altre nei confronti di certi tumori. Ad esempio, i Boxer e i Carlini sono predisposti a sviluppare mastocitomi, gli Scottish Terriers a sviluppare i tumori della vescica e i Flat Coated Retriever sono predisposti ai tumori istiocitici. Come nell’uomo, i fattori ereditari e quelli ambientali contribuiscono allo sviluppo dei tumori nel cane e nel gatto. Anche se le manifestazioni neoplastiche variano da paziente in paziente e a seconda del tipo di neoplasia, l’aggressività cambia e non è semplice avvertirne la presenza. In generale, ci sono 10 segni clinici ai quali i proprietari e i veterinari dovrebbero prestare attenzione.
Non si tratta di segni clinici esclusivi del cancro, ma, se presenti, meritano sicuramente un’attenzione in più:
1. Ogni nodulo apparso di recente o che, se presente da tempo, ha cambiato forma o dimensione; in questi casi è estremamente importante effettuare un esame citologico o un esame istologico per stabilire la natura di ciascun nodulo. L’occhio umano o la palpazione non sono in grado di stabilire se un nodulo sia di natura benigna o maligna.
2. Ogni ferita o ulcera che non guarisce con le comuni terapie.
3. Cambi d’abitudine nella minzione o nella defecazione, come incontinenza o diarrea persistente.
4. Difficoltà di minzione o defecazione, sia con comparsa graduale che repentina.
5. Difficoltà di masticazione e di deglutizione.
6. Sanguinamenti senza causa apparente da qualsiasi parte del corpo (per esempio, dal naso).
7. Perdita di appetito e perdita di peso.
8. Difficoltà respiratorie o tosse persistente.
9. Zoppia, oppure rigidità sugli arti.
10. Alitosi e perdita di bava o sangue dalla bocca.
La presenza di alterazioni a carico dei valori analitici del sangue può essere un altro campanello d’allarme del cancro. Molte terapie oncologiche in uso nel cane e nel gatto sono simili a quelle utilizzate nell’uomo. Tra le terapie più comuni per il trattamento dei tumori, si annoverano la chemioterapia, la chirurgia, la radioterapia e la terapia a bersaglio molecolare. Spesso i protocolli terapeutici prevedono la combinazione di più approcci (trattamento multimodale). É importante realizzare che ciò che fa star male gli animali affetti da tumore è il tumore medesimo, non la terapia: le terapie devono pertanto tenere conto del tipo di paziente e spesso devono essere adattate alle esigenze del caso e alle esigenze logistiche o economiche del proprietario. É fondamentale sottolineare che se il trattamento contro il tumore è efficace, i cani ed i gatti malati spesso tornano a beneficiare di una buona qualità di vita, come da sani.
Oggi l’oncologia veterinaria diviene una branca della medicina in forte espansione e per questo il nostro ospedale offre la possibilità di eseguire pacchetti diagnostici preventivi e/o volti ad eseguire diagnosi specifiche. Potrai prendere un appuntamento direttamente con l’oncologo ed affrontare tale discorso in maniera sicuramente più approfondita.